Il gatto di Schrödinger e il por.no di Meghan Markle

 

Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico. Andando decisamente contro il senso comune, esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere chiuso in una scatola contempo-raneamente sia vivo che morto e non si potrà superare la contraddizione finché non si aprirà la scatola in cui lo abbiamo imprigionato.

A questo si riferisce Valentina Tanni nel capitolo in cui dichiara la fotografia contemporaqneamente viva e morta.

Morta se analizzi l'iperfocale, tempo d'esposizione, la reciprocità, tempi di sviluppo e tutta la tecnica residuale praticata con meccanismi obsoleti, pellicole e camere oscure. Viva la fotografia non solo come innovazione tecnologica, ma filosofica, sociale, un rapporto divenuto schizofrenico tra realtà e verità.

Forse l'esempio più vistoso sono le immagini che circolano compulsamente sui social usate come testimonianza della realtà come se il racconto per essere vero debba essere illustrato dal selfie o da un'immagine che però si rivela altrettanto fragile in quanto facilmente manipolabile, laddove la manipolazione ha superato la volontà dell'esecutore e senza passare da programmi di editing viene manipolata direttamente dall'hard-ware creando la confusione deifinitiva tra verità e rappresentazione.

A questo punto l'autrice sciorina autori ed esempi per mostrarci lo stato dell'arte.

Inizia con Robert Eliot Smith:


Rabbia dentro la macchina "... umanizza l'oscuro e confuso argomento dell'IA e ci chiama all'azione" DERREN BROWN, Illusionista e autore Rage Inside the Machine Copertina anteriore Final.jpg Viviamo in un mondo sempre più governato dalla tecnologia, che ora plasma e governa le nostre vite apparentemente tanto quanto leggi e regolamenti. Ma a differenza di leggi e regolamenti, l'influenza della tecnologia nelle nostre vite troppo spesso non viene messa in discussione da cittadini e governi. Ci consoliamo con il vecchio ritornello che la tecnologia non ha morale ed è libero da pregiudizi - solo il suo gli utenti sono fallibili. Ma è proprio vero? Il dottor Robert Smith pensa che, nel mondo di oggi, questo non sia pericolosamente il caso. Avendo lavorato nel campo dell'intelligenza artificiale per oltre 30 anni, Smith rivela le prove che gli attori meccanici nelle nostre vite hanno davvero, o almeno esprimono, la morale: semplicemente non sono la morale della società moderna progressista che immaginavamo di essere. muovendosi verso. Invece, stiamo iniziando a vedere un aumento dell'incidenza del fanatismo delle macchine, dell'avidità, della segregazione e della coercizione di massa. È facile presumere che questo sia il risultato del pregiudizio del programmatore o il prodotto delle forze oscure che manipolano Internet. Ma cosa succederebbe se fosse in gioco qualcosa di più fondamentale ed esplicitamente meccanico, qualcosa di inerente alla tecnologia stessa? Offrendo una prospettiva rigorosa e fresca, Rage Inside the Machine sfida il presupposto di lunga data che la tecnologia sia una forza apolitica e amorale. Facendo luce sulla storia poco conosciuta e indagando le complesse connessioni tra filosofia scientifica, pregiudizi istituzionali e nuova tecnologia, questo libro dimostra come idee secolari e non scientifiche siano codificate nel profondo della nostra moderna infrastruttura tecnologica e rivela come il nuovo pensiero e la ricerca potrebbe aiutarci a risolverlo.
 
e continua con esempi di immagini prodotte dalle macchine che possono essere confuse con le vere fotografie.
Secondo me però la manipolazione delle immagini non rappresenta una novità nella storia della fotografia che sin dalla sua invenzione mostrò esempi di manipolaqzione (anche il cinema). la conseguenza più diretta e osservabile di questa nuova situazione, invece, é che occorre prendere coscienza che l'oggetto visivo subisce continue fluttuazioni di significato e che ci gtroviamo davanti a nuove fluttuazioni come davanti alla scatola con il famoso gatto e che dovremo usare il nostro giudizio tenendo presente che la verità é probabile, molto probabile o affatto probabile in quanto anch'essa entrata nella meccanica quantistica.

https://www.nvidia.com/it-it/
 
                                                     David Horvitz

 




Certo che le macchine fanno cose meglio di noi e molto più velocemente. Chi lo mette in dubbio? Se per caso ti trovi a Ortigia dove vivo io e la sera vuoi andare al ristorante ci vuole proprio poco: apri Tripod o qualsiasi app dedicata e usciranno centinaia di luoghi dove andare a mangiare. Però se cerchi un posticino partticolare, un'atmosfera romantica, un locale dove passare una serata indimenticabile, allora devi telefonare a me, o a qualcuno che conosci che é già stato ad Ortigia e non sbaglierai perché noi condivideremo con te la nostra esperienza. Perché la macchina non arriva dove arriviamo noi.
 
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Altro esempio.
 
A causa della relazione della defunta Lady Diana, principessa del Galles, con l'ufficiale dell'esercito britannico James Hewitt, molti credono che i capelli rossi di Harry siano un chiaro segno che il principe Carlo potrebbe non essere il suo vero padre.
 



 Alla Regina non parve vero quando questo "rosso" si presentò dicendo di voler sposare una meticcia non inglese divorziata e protestante. Prima li fece isolare poi poco alla volta fece oin modo che se ne uscissero dalla linea dinastica, da soli, senza ulteriori sollecitazioni.
 
A proposito: é di questi giorni:

Duchessa a luci rosse? Spunta un  video hard di Meghan Markle

 

I video hard di Meghan Markle dominano su Pornohub


 COME DICEVA IL McLUHAN, LA TECNOLOGIA NON FA ALTRO CHE ESTENDERE QUELLO CHE GIA' SIAMO. DI QUEST'ULTIMO ARTICOLO NON C'E' VERA NEMMENO UNA PAROLA E LA MACCHINA E' SERVITA SOLAMENTE PER ACCELERARE IL PROCESSO.

(Mi scuso con la famiglia Reale, ma l'argomento è attuale e l'ho usato come esempio)


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