Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Nuova Accademia di Belle Arti di Roma. Ha recentemente pubblicato “Memestetica. Il settembre eterno dell’arte” (Nero, 2020) con il quale analizza profondamente il fenomeno del meme nel Web fino ad assumere la funzione di Arte Popolare, inarrestabile, diffusa, anonima.

Ebbene, mi ha talmente convinto, che ho deciso di trasformare il suo libro in un meme e con questo scorrazzare per il Web tentando un esperimento scietifico.

Sapete tutti, cos'è un meme. Riassumo quello che dice Wikipedia:

Un meme di Internet è un'idea, stile o azione che si propaga attraverso Internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente famosa. In genere un meme ha la forma di un'immagine, una GIF o un video, e riesce a diffondersi principalmente attraverso social network, blog e posta elettronica.

Esempio di meme di Internet diffuso agli inizi degli anni 2000. Traduzione dall'inglese: «Andare su Wikipedia per verificare una singola cosa / Rendersi conto tre ore dopo di sapere tutto sull'Unione Sovietica».

L'uso di questo termine è stato proposto la prima volta da Mike Godwin nel 1993 in un articolo su Wired. Nel 2013 Richard Dawkins ha definito i memi di Internet come memi che vengono deliberatamente modificati dalla creatività umana, essendo quindi diversi sia dai geni biologici sia dai memi pre-Internet (i quali sarebbero soggetti a mutazioni casuali e si diffonderebbero tramite un procedimento analogo alla selezione naturale). Egli sostiene quindi che sia avvenuto un cambio di rotta, essendosi l'idea di memi modificata ed evoluta in una nuova direzione.[2] Inoltre, i memi di Internet godono di un'altra proprietà di cui i memi normali non godono: essi lasciano un'impronta nei media attraverso i quali si propagano, il che li rende tracciabili e analizzabili. 

 

L'assenza di confini fisici della rete tende a favorire una rapida diffusione di idee e novità, specialmente se queste hanno contenuti umoristici o bizzarri. In molti casi proprio se il motivo della diffusione è essenzialmente goliardico, la cosa di cui si diffonde la notizia è priva di un reale contenuto; e proprio per questo viene giocosamente ripetuta da chi è a conoscenza del "fenomeno" (spesso generando una distinzione netta fra chi prende parte al fenomeno e chi, non avendo capito di cosa si tratta, non comprende l'importanza, spesso effettivamente nulla, di quello a cui "tutti" alludono).

In genere un meme di Internet tende a perdere visibilità con la stessa velocità con cui la acquisisce; in ogni caso per la natura stessa della rete tracce del "passaggio" del meme tendono a restare sparse nella rete, a disposizione di chi volesse reperirle usando, per esempio, un motore di ricerca. È comunque quasi impossibile valutare accuratamente la popolarità assoluta di un meme di Internet; molti si sviluppano in comunità specifiche e vi rimangono confinati, altri si diffondono in modi trasversali e giungono anche in contesti in cui l'origine stessa del meme appare indecifrabile.

La facilità e velocità con cui attualmente possono essere spedite le e-mail ha reso possibile la diffusione e la crescita esponenziale di catene di sant'Antonio e bufale, che rappresentano una percentuale rilevante dello spam circolante. Le catene di sant'Antonio sono messaggi che si autopropagano via mail, promettendo fortuna a chi le diffonde (e sfortuna a chi non lo fa), o premi in denaro (cosa che ovviamente non avviene mai) o messaggi moraleggianti o storie strappalacrime regolarmente false; anche in questo caso il meccanismo per cui sia più facile inoltrare la mail che verificarne la veridicità fa sì che molte bufale abbiano ancora un seguito e una diffusione dopo molti anni.

Tipologie

Effetto Streisand

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È l'effetto per cui un tentativo di censurare o rimuovere una informazione provoca al contrario l'ampia pubblicizzazione dell'informazione stessa. Trae il nome da un caso del 2003 nel quale Barbra Streisand citò in giudizio il fotografo Kenneth Adelman e il sito Pictopia.com nel tentativo di limitare la diffusione di una fotografia aerea della sua villa in California. Il sito web di Adelman ottenne il primato di visite e la foto della villa venne diffusa e ripresa da decine di siti Internet, tanto che è tuttora disponibile e facilmente reperibile con i motori di ricerca.

 

Chuck Norris facts


Impronta e autografo di Chuck Norris sul marciapiede del Palais des Festivals a Cannes: secondo uno dei facts sarebbero stati impressi a cemento già asciutto.

I Chuck Norris facts (letteralmente "fatti su Chuck Norris", o meglio tradotto "curiosità su Chuck Norris") sono un fenomeno di internet che coinvolge la figura dell'attore statunitense Chuck Norris, che consiste nella diffusione, attraverso internet, (e-mail, newsgroup e siti web, e successivamente nel tempo anche social media) e a scopo goliardico, di notizie inventate e inverosimili su di lui, sotto forma dei cosiddetti "facts" (ovvero curiosità, pillole di informazione): molte di esse hanno a che vedere con la forza, la mascolinità e l'abilità nelle arti marziali di Norris, qualità esagerate con intenti umoristici.

Altri:

 


P.S.

La teoria dei sei gradi di separazione in semiotica e in sociologia è un'ipotesi secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari.

La teoria fu formulata per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel racconto omonimo pubblicato nel volume Catene

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